Era il 15 marzo 2020. In 48 ore avevo perso il 70% dei contratti attivi.

Il lockdown aveva mandato in fumo progetti pianificati da mesi. I clienti annullavano, rimandavano, o semplicemente sparivano. Il mio team mi guardava in cerca di rassicurazioni che onestamente non sapevo se potevo dare. Mia moglie vedeva sui miei occhi una preoccupazione che non riuscivo a nascondere.

La sera del secondo giorno di questa apocalisse professionale, mentre tutti dormivano, sono sceso nel mio studio e ho preso un libro che non aprivo da mesi: le “Meditazioni” di Marco Aurelio.

Non sapevo che quella notte avrei iniziato il percorso che mi avrebbe trasformato da imprenditore ansioso in leader stoico.

Quando la Filosofia Antica Incontra la Crisi Moderna

“Puoi commettere ingiustizia non facendo qualcosa oltre che facendola”, scriveva Marco Aurelio nel II secolo d.C., governando l’Impero Romano durante pestilenze, guerre e carestie.

Leggendo quella frase, nel mezzo della mia crisi del 2020, ho avuto una folgorazione: il mio problema non erano gli eventi esterni (il virus, il lockdown, la perdita dei clienti) ma la mia reazione a quegli eventi.

Stavo commettendo un’ingiustizia verso me stesso, il mio team e la mia famiglia: stavo permettendo alle circostanze esterne di distruggere la mia serenità interiore e la mia capacità di guidare.

Quella notte ho iniziato quello che ora chiamo il mio “MBA Stoico” – un percorso di studio e applicazione pratica dei principi stoici nel contesto aziendale moderno.

La Dicotomia del Controllo: Il Game Changer per Ogni Leader

Il primo principio stoico che ho applicato alla mia crisi è stato la “Dicotomia del Controllo” di Epitteto: distinguere chiaramente tra quello che possiamo controllare e quello che non possiamo controllare.

Seduto nel mio studio quella notte, ho fatto un esercizio brutalmente onesto. Ho preso un foglio e ho diviso tutto quello che mi stava stressando in due colonne:

NON POSSO CONTROLLARE:

  • La pandemia
  • Le decisioni dei clienti di annullare i progetti
  • L’economia globale
  • Le politiche governamentali
  • Le paure del mercato

POSSO CONTROLLARE:

  • La mia reazione alla situazione
  • La comunicazione con il team
  • Le decisioni strategiche per adattarci
  • I nuovi servizi da sviluppare
  • Il mio stato mentale e la mia leadership

Il risultato è stato liberatorio. Ho smesso di sprecare energia mentale ed emotiva su cose che non potevo influenzare, e ho concentrato tutto sulla seconda colonna.

Il Framework STOICO per la Gestione delle Crisi

Nei mesi successivi ho sviluppato quello che ora insegno a tutti i manager che seguo: il Framework STOICO per trasformare le crisi in opportunità di crescita.

S – Separa ciò che controlli da ciò che non controlli
T – Trasforma la prospettiva da vittima a protagonist
O – Osserva la situazione con distacco razionale
I – Implementa azioni concrete nella sfera del tuo controllo
C – Coltiva la virtù attraverso l’avversità
O – Orienta il focus verso l’apprendimento e la crescita

Questo framework mi ha guidato attraverso quella che poteva essere la fine della mia azienda, trasformandola invece nell’inizio della sua evoluzione più significativa.

Caso Studio: Come Abbiamo Trasformato il COVID in Crescita

Applicando i principi stoici, invece di subire passivamente la crisi, ho iniziato a cercare le opportunità nascoste.

Mese 1 – La Virtù del Coraggio
Ho comunicato apertamente al team la situazione: avevamo liquidità per 4 mesi. Niente false rassicurazioni, ma onestà stoica combinata con un piano d’azione chiaro. “Non possiamo controllare quello che è successo, ma possiamo controllare la nostra risposta.”

Mese 2 – La Virtù della Saggezza
Abbiamo analizzato quali competenze potevano essere più richieste nel nuovo contesto. Il lockdown aveva accelerato la digitalizzazione di 10 anni in 10 settimane. Invece di piangere sui progetti tradizionali persi, abbiamo sviluppato rapidamente nuove competenze in remote work e digital transformation.

Mese 3 – La Virtù della Giustizia
Ho ridotto il mio stipendio del 50% prima di toccare quello di chiunque altro. Non per eroismo, ma per coerenza stoica: se guidavo l’azienda, dovevo essere il primo a sacrificarmi per il bene comune.

Mese 4-6 – La Virtù della Temperanza
Ogni decisione veniva filtrata attraverso la domanda: “Questo ci rende più resilienti a lungo termine?” Niente decisioni emotive, niente panico-shopping di soluzioni costose, niente promesse irrealistiche ai clienti.

Risultato: a fine 2020 avevamo non solo recuperato tutti i ricavi persi, ma li avevamo superati del 23%. Più importante ancora, avevamo costruito un’azienda più forte, un team più coeso, e una leadership più matura.

La Pratica Quotidiana: Il Diario Stoico del Manager

Uno degli strumenti più potenti che ho sviluppato durante quel periodo è quello che chiamo il “Diario Stoico del Manager” – una pratica di riflessione serale in tre domande:

  1. Cosa oggi è stato fuori dal mio controllo e come ho reagito?
  2. Quali virtù ho praticato e dove avrei potuto fare meglio?
  3. Cosa ho imparato su me stesso come leader?

Ogni sera, per 10 minuti, rispondo onestamente a queste domande. Non è auto-flagellazione, è semplicemente osservazione consapevole per migliorare continuamente.

Questo diario mi ha aiutato a identificare pattern ricorrenti nei miei comportamenti e nelle mie reazioni, permettendomi di sviluppare una leadership più consapevole e resiliente.

L’Arte Stoica del Feedback Difficile

Uno degli ambiti dove lo stoicismo ha trasformato radicalmente il mio stile di leadership è nella gestione dei feedback difficili e delle conversazioni complicate.

Prima di abbracciare i principi stoici, evitavo sistematicamente le conversazioni difficili con i membri del team. Procrastinavo i feedback negativi, sperando che i problemi si risolvessero da soli (spoiler: non succede mai).

Lo stoicismo mi ha insegnato che evitare queste conversazioni non è solo inefficace, è moralmente sbagliato. Come diceva Marco Aurelio: “Puoi commettere ingiustizia non facendo qualcosa oltre che facendola.”

Il Protocollo Stoico per i Feedback Difficili:

Prima della conversazione:

  • Mi ricordo che il mio dovere come leader è aiutare le persone a crescere
  • Separo la persona dal comportamento (la persona ha valore intrinseco, il comportamento può essere migliorato)
  • Preparo fatti concreti, non opinioni o giudizi

Durante la conversazione:

  • Parlo dal mio controllo (i miei standard, le mie aspettative) non da quello che non controllo (le loro intenzioni, le loro motivazioni)
  • Resto calmo e razionale, indipendentemente dalla loro reazione
  • Focus sui comportamenti futuri, non sui risentimenti passati

Dopo la conversazione:

  • Non mi aspetto gratitudine immediata (questa è fuori dal mio controllo)
  • Rimango coerente nel follow-up
  • Accetto che alcune persone potrebbero non essere adatte al ruolo, e questo è OK

La Leadership Stoica nei Momenti di Pressione

Ricordo un episodio particolare che ha testato tutti i miei progressi stoici. Era settembre 2022, stavamo per perdere il nostro cliente più grande per un errore del nostro team che avrebbe potuto essere facilmente evitato.

Il “vecchio Marco” sarebbe esploso. Avrebbe cercato colpevoli, fatto scenate, creato drammi che avrebbero peggiorato una situazione già difficile.

Invece, ho applicato quello che chiamo “La Pausa Stoica”:

  1. Respiro profondo – 10 secondi per attivare la corteccia prefrontale invece dell’amigdala
  2. Domanda di controllo – “Cosa posso controllare in questo momento?”
  3. Focus sulla soluzione“Qual è l’azione più saggia da intraprendere?”
  4. Comunicazione stoica – Onestà, responsabilità, focus sui passi successivi

Ho chiamato immediatamente il cliente, ho riconosciuto l’errore senza giustificazioni, ho presentato un piano di correzione concreto, e ho offerto una compensazione adeguata.

Non solo abbiamo mantenuto il cliente, ma la nostra gestione professionale della crisi ha rafforzato la loro fiducia in noi. Il contratto è stato rinnovato per due anni invece che uno.

Il Paradosso della Forza Stoica

Ecco un paradosso bellissimo che ho scoperto: più pratichi lo stoicismo, più diventi emotivamente forte. Ma non nel senso di “duro” o “insensibile” – nel senso di stabile, centrato, resiliente.

I miei collaboratori hanno iniziato a notare che nelle situazioni di stress, invece di aggiungere ansia, io portavo calma. Invece di drammatizzare, razionalizzavo. Invece di cercare colpevoli, cercavo soluzioni.

Questo ha creato un effetto a cascata positivo in tutta l’organizzazione. Quando il leader non va in panico, il team non va in panico. Quando il leader affronta le sfide con serenità razionale, il team impara a fare lo stesso.

Gli Strumenti Pratici: Il Kit del Manager Stoico

Per chi vuole iniziare ad applicare lo stoicismo nella propria leadership, ho sviluppato quello che chiamo il “Kit del Manager Stoico” – strumenti concreti testati quotidianamente:

Lo Schema della Dicotomia del Controllo Prima di ogni decisione importante, divido gli elementi in “controllo” e “non controllo”. Focus totale sulla prima colonna.

Il Filtro delle Quattro Virtù Ogni azione viene valutata rispetto alle quattro virtù cardinali: è coraggiosa, saggia, giusta, temperata?

La Regola del “E Allora?” Quando mi trovo ad anticipare scenari catastrofici, mi chiedo: “E allora? Cosa faremmo se accadesse davvero?” Questo trasforma l’ansia in pianificazione.

Il Check Serale delle Intenzioni Ogni sera: “Oggi ho agito secondo i miei valori o sono stato in balia delle circostanze?”

Quando lo Stoicismo Diventa Cultura Aziendale

Dopo tre anni di pratica costante, i principi stoici sono diventati parte del DNA della nostra organizzazione. Non li abbiamo imposti – li abbiamo incarnati.

Nelle nostre riunioni settimanali, la prima domanda è sempre: “Su cosa ci stiamo concentrando che è fuori dal nostro controllo?” È diventato naturale riorientare l’energia su quello che possiamo influenzare.

Quando affrontiamo sfide, il linguaggio è cambiato. Invece di “È un disastro” diciamo “È un’opportunità per praticare la resilienza.” Invece di “È colpa di…” diciamo “Cosa possiamo imparare e come possiamo fare meglio?”

I risultati sono misurabili: il turnover si è ridotto del 67%, la customer satisfaction è salita all’89%, e paradossalmente lavoriamo meno ore ma con risultati migliori. Lo stoicismo non solo ci ha resi più resilienti, ci ha resi più efficaci.

Un Invito alla Pratica

Se quello che ho condiviso risuona con la vostra esperienza di leadership, vi invito a iniziare con un esperimento molto semplice: per una settimana, ogni mattina prima di iniziare a lavorare, prendetevi 5 minuti per chiedervi:

“Oggi, su cosa potrei sprecare energia che è fuori dal mio controllo? E su cosa dovrei invece concentrare tutta la mia attenzione perché è completamente sotto il mio controllo?”

Poi osservate come cambia la qualità delle vostre decisioni, delle vostre reazioni, della vostra leadership.

Lo stoicismo non è filosofia astratta da studiare nei libri. È saggezza pratica da vivere ogni giorno, in ogni sfida, in ogni opportunità.

Perché come diceva Seneca: “Ogni nuovo inizio deriva da un altro inizio finito.”

La vostra prossima crisi potrebbe essere l’inizio della vostra più grande crescita come leader.


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