Servi per crescere: come vantaggio competitivo
Nel mondo del business ego-centrico, il servizio autentico è la differenza tra vendere e creare valore. Non è marketing o strategia commerciale ma la capacità di mettere il cliente al centro mentre altri inseguono profitti, creando soluzioni reali invece di essere trascinato dalle metriche del momento. Scopri come trasformare la filosofia di Jim Rohn da sviluppo personale a fondamento strategico per un business etico e crescita sostenibile.Riprova
Lavori otto ore al giorno, ma per cosa, veramente?
Per molti, il lavoro è diventato una transazione senza anima. Scambiamo il nostro tempo e le nostre competenze per uno stipendio, aspettando il venerdì sera o le prossime vacanze per sentirci finalmente “vivi”. Ci sentiamo come un ingranaggio in un sistema più grande, disconnessi dal risultato finale del nostro sforzo e insoddisfatti del nostro contributo.
Questa disconnessione è una delle più grandi fonti di apatia e cinismo. Quando il nostro “perché” si riduce al solo guadagno personale, anche il lavoro più prestigioso diventa vuoto. Ci chiediamo perché non siamo felici, perché non ci sentiamo realizzati, senza capire che stiamo guardando nella direzione sbagliata.
Stiamo cercando di prendere valore da un sistema che, in realtà, è progettato per darlo. E finché non invertiamo questa prospettiva, continueremo a sentirci prosciugati e insignificanti.
"Lavora più duramente su te stesso di quanto lavori sul tuo lavoro."
Questa celebre frase di Jim Rohn, uno dei più grandi filosofi del business, contiene il segreto di una carriera ricca di significato. Jim Rohn insegnava che il successo e il compenso che riceviamo dal mercato non sono altro che un riflesso diretto del valore che offriamo.
La domanda fondamentale, quindi, non è “Come posso guadagnare di più?“, ma “Come posso diventare più di valore per gli altri?”.
Il Servizio Autentico è un cambio di paradigma radicale:
- Dall’essere un cercatore di opportunità al diventare un creatore di valore.
- Dal concentrarsi sul proprio guadagno al focalizzarsi sul contributo.
- Dal vedere il cliente o il datore di lavoro come una controparte da cui ottenere qualcosa, al vederlo come un partner da servire al meglio delle proprie capacità.
Quando ti dedichi a diventare una persona di valore — più competente, più integra, più presente — il successo smette di essere qualcosa che insegui e diventa qualcosa che attrai naturalmente.
La svolta è arrivata quando ho smesso di cercare di essere un "bravo coach".
Qualche anno fa, durante una sessione di coaching con un imprenditore in crisi, mi sentivo bloccato. Stavo usando tutte le tecniche giuste, facevo le domande “corrette” prese dai manuali, ma non riuscivamo a fare progressi. Dentro di me, un pensiero mi assillava: “Devo dimostrargli che valgo i soldi che mi paga. Devo dargli la soluzione”. Il mio ego era al centro della stanza, e la mia ansia da prestazione stava soffocando ogni possibile intuizione.
A metà sessione, esausto, ho deciso di cambiare radicalmente approccio. Ho smesso di pensare a me stesso. Ho chiuso gli occhi per un istante e mi sono fatto una sola domanda: “Come posso servire questa persona, qui e ora, nel modo più puro possibile?”.
In quel momento, ho smesso di essere un “coach che deve performare” e sono diventato semplicemente un essere umano presente per un altro. Ho smesso di seguire copioni e ho iniziato ad ascoltare veramente. Da quello spazio di servizio sono emerse le domande giuste, quelle che non venivano dalla tecnica ma dall’empatia. La sessione si è trasformata, e l’imprenditore ha avuto la sua svolta. Ma la lezione più grande l’ho imparata io: la mia efficacia era direttamente proporzionale alla mia capacità di dimenticarmi di me stesso e dedicarmi al servizio.
Servire non significa essere un servitore.
Molti associano l’idea di “servizio” alla debolezza, all’annullamento di sé, al farsi mettere i piedi in testa. Questo è un fraintendimento totale.
Il Servizio Autentico non nasce dalla sottomissione, ma dalla forza. Puoi offrire vero valore solo quando operi da una posizione di competenza, fiducia e autostima. Significa conoscere il proprio valore e metterlo generosamente a disposizione degli altri, stabilendo confini sani e lavorando con le persone, non per loro in modo passivo.
Servire non è dire sempre di sì. A volte, il più grande atto di servizio è dire un “no” onesto e argomentato. È l’intenzione che conta: agire per il bene più alto dell’altro, non per il proprio tornaconto o per paura.
Il Reframing del Contributo: Trova il "Chi" dietro al "Cosa"
Prendi una delle tue attività lavorative principali, una di quelle che ti sembra più noiosa o ripetitiva.
- Descrivi l’attività (Il Cosa): Scrivi esattamente cosa fai. Es. “Preparo report settimanali sulle vendite”.
- Identifica il Beneficiario (Il Chi): Chiediti: “Chi sto servendo, in ultima analisi, con questa attività?”. La risposta potrebbe non essere ovvia. Forse non è solo “il mio capo”. Potrebbe essere “il team di marketing, che grazie a questi dati può prendere decisioni migliori”, o “i clienti finali, perché un’azienda più efficiente offre loro un servizio migliore”.
- Riscrivi l’attività come un Atto di Servizio: Riformula la frase del punto 1 in termini di contributo. Es. “Aiuto il mio team a prendere decisioni più intelligenti fornendo dati chiari e precisi”.
Questo esercizio sposta la percezione da un “compito da eseguire” a un “contributo da offrire”, ricollegando le tue azioni a uno scopo più grande.
L'attitudine al servizio è ciò che dà uno scopo a tutto il tuo percorso.
La Presenza (Essere) e la Crescita (Evolvere) ti rendono una persona di maggior valore. La Leadership (Guidare) ti permette di amplificare questo valore. Ma è il Servizio che dà una direzione e un significato a tutto questo, trasformando la tua vita in un contributo. È il motore che ti spinge a Realizzare.
Nella newsletter PRESENZA, ogni storia riflette questa filosofia: il successo autentico non è una conquista solitaria, ma il risultato di una vita dedicata a creare valore per gli altri
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