La peggior paura delle persone che vogliono raggiungere il successo, in ogni campo, è la paura del fallimento, che è parente della paura del rifiuto.Il rifiuto, se ti fa paura, è la strada che porta al fallimento. Mentre il fallimento è una cosa reale, la paura è solo una condizione mentale.

Earl Nightingale, il filosofo dell’autostima, disse: “Diventiamo ciò che pensiamo”. Se questo è vero, perché tutti non pensano in modo positivo e al successo? La risposta è una combinazione fra le cose a cui ci esponiamo e il modo in condizioniamo noi stessi.

Viviamo in un mondo di condizionamenti negativi. I tre grandi fattori motivanti sono paura, ambizione e vanità. Sono questi che guidano i processi per raggiungere il successo, nel business e nella vita.

La nostra società si alimenta del fattore paura. Si trova nel 50% delle pubblicità che vediamo, il resto punta su ambizione e vanità. Pubblicità di assicurazioni sulla vita per morte e invalidità, carte di credito rubate, antigelo per macchine in panne, pneumatici che affrontano la strada sotto la pioggia, freni che scattano prima di investire un bambino in bicicletta e sistema di sicurezza contro in furti in casa. Se ti sovraesponi a questa roba, sarai condizionato dalla paura.

Ovunque si ripete con insistenza di portare con sé lo spray antiaggressione, di comprare l’antifurto e di non aprire agli sconosciuti. A peggiorare le cose, si mettono i telegiornali che hanno la missione di promuovere la paura in ogni attimo di trasmissione.

Se la società ti riempie di paura, è naturale che la porti con te nel luogo di lavoro. Assume la forma di paura del fallimento. Questa paura è ancor più intensa nei posti di lavoro con un ambiente ostile. Capoufficio e manager che minacciano, intimidiscono, mettono in ridicolo.

In mezzo a tutto questo, noi lottiamo per il successo. E mentre pensiamo di temere il fallimento o almeno di volerlo evitare, ce l’abbiamo di fronte ogni giorno, in una forma o in un’altra. Tutti falliscono, ma il fallimento è relativo: il suo metro di misura è soggettivo. Avviene quasi tutto nella tua testa: se sostituisci “ho fallito” con “ho imparato che non devo farlo più“, la prospettiva cambia del tutto. Lo stato del fallimento dipende da te.

Thomas Edison ha fallito 6000 volte prima di inventare la lampadina. William Dyson ha fallito per 15 anni prima di lanciare con successo la sua aspirapolvere. Bruce Springsteen ha pubblicato 3 album fallimentari prima del successo di Born To Run nel 1975. Queste persone hanno fallito? Avevano paura di fallire?

Quando provi la paura del fallimento, essa si basa su cosa accadrà se fallisci o se sei vicino a fallire. La tua reazione a questa paura determina il tuo destino. Non si tratta di quello che ti capita, ma di che cosa fai quando ti capita.

Ecco le sei reazioni tipiche dopo un rifiuto o un fallimento.

  1. Maledirlo
  2. Negarlo
  3. Evitarlo
  4. Cercare una scusa
  5. Dare la colpa ad altri
  6. Mollare

Il fallimento in realtà avviene solo quando decidi di mollare. Sei tu che scegli i risultati. Ecco alcuni semplici suggerimenti per evitare di arrivare al punto di mollare:

  • Vedere il fallimento come un evento, non come una persona
  • Cercare il perché e trovare la soluzione
  • Elencare le opportunità possibili
  • Chiederti che cosa hai imparato e riprovare
  • Non perdere tempo con altri falliti: trova una persona di successo e frequentala

Ecco alcune cose più complicate che puoi fare per evitare di arrivare al punto di mollare.

  1. Creare un nuovo ambiente
  2. Coltivare nuove conoscenze
  3. Accedere a nuove informazioni
  4. Cambiare modo di pensare

È sempre troppo presto per mollare.

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