Molti conoscono la frase “Pronti, mirate, fuoco!”.
Il problema è che sono troppi quelli che passano tutta la vita a mirare senza mai sparare. Si preparano in continuazione, cercano e inseguono costantemente la perfezione.
Ma il modo migliore per colpire un bersaglio è sparare, vedere dov’è finito il proiettile e, poi eventualmente aggiustare la mira. Se il colpo è finito 10 centimetri al di sopra del bersaglio, abbassa un po’ la mira e spara di nuovo. Controlla nuovamente dove hai colpito e riaggiusta la mira. Continua a sparare e continua a riaggiustare la mira. Ben presto colpirai il centro del bersaglio.
Questo scenario è lo stesso per qualunque cosa tu debba intraprendere o affrontare.
Fallo ora!
W. Clement Stone aveva l’abitudine di distribuire spille per il risvolto della giacca con la scritta “Fallo ora!”. Quando hai l’impulso ad agire, fallo ora.
Ray Kroc, il fondatore di McDonald’s dice: “Ci sono tre chiavi per il successo:
1. Essere nel posto giusto al momento giusto
2. Sapere di esserci
3. Agire”
Il 24 marzo 1975 Chuck Wepner, uno sfavorito quasi del tutto sconosciuto con una possibilità di vittoria su trenta, ha fatto quello che nessun altro pensava che si potesse fare: ha resistito per 15 round con il campione del mondo dei pesi massimi Muhammad Ali. Al nono round, ha colpito il mento di Ali con il pugno destro, mettendo al tappeto il campione, scioccando sia Ali che i tifosi che guardavano il match. Per pochi secondi Wepner non è diventato il campione del mondo dei pesi massimi. Ali ha comunque vinto il quindicesimo round e ha conservato il titolo.
A più di mille chilometri di distanza, un attore che non riusciva a sfondare di nome Sylvester Stallone guardava l’incontro su un televisore acquistato da poco. Ancora prima di vedere l’incontro tra Ali e Wepner, Stallone aveva preso in considerazione l’idea di scrivere una sceneggiatura su un pugile suonato che ha un’opportunità di combattere per il titolo, ma non la riteneva plausibile. Però, dopo aver visto Wepner, che quasi nessuno conosceva, combattere contro il pugile più celebre di tutti i tempi, ha pensato: Datemi una matita. Ha iniziato a scrivere quella notte e tre giorni dopo aveva completato la sceneggiatura di Rocky, che poi ha vinto tre Oscar, tra cui quello per il miglior film, lanciando così la carriera cinematografica multimiliardaria di Stallone.
Ma fammi un piacere!
Nel libro di Jack Canfield, “I Principi del Successo“, c’è una storia che in modo ironico rende perfettamente l’idea di cosa significhi il concetto di “Fallo ora“.
Si narra di un uomo che va in chiesa e prega: “Signore, ho bisogno di un piacere. Ho bisogno di vincere la lotteria. Conto su di te, Signore“. Non avendo vinto la lotteria, l’uomo ritorna in chiesa una settimana dopo e ancora una volta prega: “Signore, riguardo a quella lotteria…Sono stato gentile con mia moglie. Ho smesso di bere. Sono stato davvero bravo. Fammi un piacere. Fammi vincere la lotteria“.
Una settimana dopo, senza essere ancora diventato più ricco, torna a pregare ancora una volta. “Signore, a quanto pare non riesco a comunicare con te riguardo a questa faccenda della lotteria. Ho usato il discorso positivo verso me stesso, ho detto affermazioni e ho visualizzato il denaro. Fammi un piacere, Signore. Fammi vincere alla lotteria“.
Improvvisamente i cieli si aprono, una luce bianca e una musica celestiale invadono la chiesa e una voce profonda dice: “Figliolo, ma fammi un piacere! Compra il biglietto della lotteria!“.
Se vuoi approfondire e comprendere meglio come fare del principio “Fallo ora” una componente essenziale della tua vita, all’interno del percorso “I Principi del Successo” c’è un intero modulo dedicato a questo argomento.
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