Quando ti appresti a mettere mano a qualcosa, ricorda a te stesso qual è la natura di ciò che stai per fare; se stai andando a lavarti, mettiti davanti agli occhi quel che avviene solitamente ai bagni: quelli che ti spruzzano, quelli che ti urtano, quelli che ti insultano, quelli che ti rubano gli abiti; e, così, intraprenderai la tua azione con sicurezza, se dirai subito: “Voglio lavarmi e conservare la mia volontà in accordo con la natura. E lo stesso per ogni altra azione. In tal modo, infatti, se qualcosa facesse da ostacolo al lavarti, avresti subito pronta questa considerazione: “Io, invero, non volevo solo lavarmi, ma anche conservare la mia volontà in accordo con la natura; e non la conserverò tale, se vado a pezzi ogni volta che capita qualcosa di brutto”.
La frase “se vado a pezzi ogni volta che capita qualcosa di brutto” è molto importante. Evoca le immagini di persone troppo fragili per sostenere anche le sfide meno impegnative della vita soltanto perché si permettono di essere fragili. Presumono sempre che ovviamente le cosa andranno bene perché le disgrazie capitano agli altri.
Come stoici, invece, dovremmo sempre avere come clausola di riserva per tutto ciò che facciamo il motto “se non capiterà nulla” e, anzi, dovremmo ripeterlo come un mantra.
La clausola di riserva è un classico trucco degli stoici per mantenere equanimità e tranquillità. Ti aiuterà ad accettare le conseguenze delle tue azioni. Quando progetti di fare qualcosa, aggiungi la postilla “se non capiterà nulla”.
Seneca definisce la clausola di riserva tramite la formula: il saggio si accosta ad ogni cosa con questa riserva: “se non sopraggiungerà qualche impedimento”. Farò la tal cosa, se il destino lo vorrà. Farò del mio meglio, ma in fin dei conti il risultato non è sotto il mio controllo. Non posso avere la certezza assoluta che andrà come previsto, ma farò del mio meglio.
Ti proponi di fare qualcosa sapendo che il risultato non è sotto il tuo controllo, e sei disposto ad accettare con calma che le cose potrebbero non andare come previsto. Gli altri invece presumono che ovviamente le cose andranno bene. E se non andrà come pensavano, opporranno resistenza alla realtà e soffriranno chissà per quanto tempo.
Distaccandoci dal risultato, saremo in grado di mantenere la nostra tranquillità invece di sentirci frustrati, anche se non otteniamo il risultato sperato.
Si tratta di un metodo infallibile per mantenere la fiducia in te stesso:
- fai del tuo meglio per riuscire
- sei consapevole che i risultati sono fuori dal tuo controllo
- sei pronto ad accettare il successo e il fallimento in egual misura,
- continui a vivere con areté, momento per momento.
Si tratta semplicemente di questo: sappi che a volte le cose non andranno come vorresti, anche se fai del tuo meglio, e indipendentemente da quanto tu lo possa meritare. Non confondere le tue aspirazioni con il modo in cui dovrebbe andare l’universo.
Bibliografia:
– The Little Book of Stoicism: Timeless Wisdom to Gain Resilience, Confidence, and Calmness di Jonas Salzgeber
– Come essere stoici di Massimo Pigliucci
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In questo spazio troverai pillole, idee, concetti e pratiche inerenti i miei studi sulla Filosofia Greco-Romana, la Spiritualità e l’Esoterismo. In questa sorta di blog non esiste un piano editoriale o un filo conduttore che lega ciò che scrivo. Tutto scorre. Buona lettura.
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