Se sei già un imprenditore o sei in procinto di diventarlo devi prestare la massima attenzione a quello che viene chiamato “il dilemma dell’imprenditore”.

Ecco di cosa si tratta…

Hai la brillante idea di vendere un nuovo prodotto o di fornire un servizio esclusivo. Ti immagini di farlo meglio di chiunque altro e naturalmente di ricavarne notevoli vantaggi economici.

All’inizio, il fine principale di un’attività è trovare nuovi clienti e consolidare quelli acquisiti, in secondo luogo, di realizzare un giusto profitto. All’inizio, molte piccole imprese sono sotto-capitalizzate, di conseguenza, l’imprenditore svolge diverse funzioni contemporaneamente, in particolar modo, il primo anno, consacrando intere giornate, nonché nottate, al lavoro senza lasciare molto tempo al riposo.

Tuttavia, è un momento entusiasmante mettere a punto gli accordi di lavoro, incontrare clienti potenziali e migliorare la propria linea di prodotti o il proprio servizio. Dopo aver gettato le fondamenta, persone e sistemi sono al loro posto per dargli stabilità.

Gradualmente l’imprenditore si trova impegnato nello svolgimento dei compiti di amministrazione giornaliera; le scartoffie aumentano, con il risultato che quella che si preannunciava un’eccitante avventura si trasforma in una routine giornaliera con sempre più tempo dedicato a sanare contrasti, gestire i problemi di chi lo circonda, questioni fiscali e liquidità mensile.

Tutto questo non ti dice niente?

Il dilemma è aggravato dal fatto che molti imprenditori sono anche controllori di gestione, perché trovano difficile delegare le loro attività e lasciare che altri se ne assumano la responsabilità.

Delegare non è un loro punto di forza e naturalmente sono sentimentalmente legati alla propria attività: dopo tutto, ne sono al tempo stesso creatori, balie e nutrici, ne conoscono i minimi dettagli e in cuor loro non esiste individuo che sarebbe in grado di svolgere compiti tanto importanti meglio di come facciano loro.

Eccoli giunti a un impasse…

Nonostante vi siano altre opportunità all’orizzonte e accordi migliori da stipulare, non li raggiungeranno mai perché sono intrappolati nella routine giornaliera. È frustante. A questo punto, pensano che lavorare di più o frequentare un corso di gestione del tempo possa aiutarli a gestire tutto, ma non funziona.

Lavorare più intensamente e più a lungo non risolverà il loro dilemma. Fidate di me, ho visto la stessa cosa ripetersi centinaia di volte.

La risposta si trova in un’unica convinzione: investire la maggior parte del proprio tempo ogni settimana in ciò che ci riesce meglio e lasciare che gli altri si occupino di ciò che riesce meglio a loro.

Concentrati su quelle attività che svolgi in modo eccellente e che ti consentono di ottenere risultati straordinari. Se non lo farai, probabilmente otterrai maggiori livelli di stress e ti trascinerai verso l’esaurimento finale.

Ti sembra un quadro piacevole?

Le attività che svolgi brillantemente ti infondono energia e ti entusiasmano, consentendoti di rincorrere nuove opportunità.

Devi focalizzarti sui tuoi talenti naturali

È assolutamente importante che tu comprenda questo concetto. Per fartene un’idea più chiara, diamo un’occhiata al mondo della musica rock.

GlI U2 sono una delle band più prolifiche e durature della storia del rock. Alla data attuale, la loro carriera ha abbracciato quasi quarant’anni. Bono Vox e i suoi tre compagni hanno superato ormai la sessantina, tuttavia sono ancora sulla cresta dell’onda, registrano infatti ancora il tutto esaurito negli stadi di tutto il mondo.

Anche se non ne siete appassionati, non potete negarne il successo.

Spostiamoci dietro le quinte poco prima dell’inizio di uno dei loro concerti… Il palcoscenico è pronto. Ci sono voluti oltre duecento operatori per mettere in piedi questa struttura gigantesca, alta diversi piani e lunga la metà di un campo di calcio, ed è stato necessario un convoglio di più di venti autoarticolati per trasferirla dall’ultima città in cui la band si è esibita.

Due aerei privati si occupano di trasportare da una città all’altra le persone più importanti, inclusa la band: operazione questa, immensa. Ma ne vale certamente la pena: secondo Forbes il tour mondiale The Joshua Tree del 2017 ha realizzato un incasso totale di più di 100 milioni di dollari!

Una limousine si arresta dietro il palco. Ne escono i quattro membri della band che aspettano ansiosamente il segnale di entrata. Mostrano un accenno di nervosismo misto a eccitamento, mentre settantamila spettatori erompono in un boato assordante all’annuncio dei loro nomi.

Gli U2 salgono sul palcoscenico, afferrano i loro strumenti e, nel corso delle due ore successive, offrono uno spettacolo eccezionale alla fine del quale le schiere di fan tornano a casa felici e soddisfatte. Dopo il bis finale, salutano, saltano nella limousine che li attende e lasciano lo stadio. Sono maestri nel mettere in pratica l’abitudine della focalizzazione delle priorità. Ciò significa che si occupano solo di quello che sanno fare meglio: registrare, esibirsi in pubblico e basta.

Prendi nota.

Dopo la pianificazione iniziale, non si occupano del trasporto degli strumenti, della messa a punto di un complesso itinerario, della preparazione del palcoscenico o di centinaia di altre piccole occupazioni che richiedono di essere svolte in modo efficace affinché il tour si svolga nella massima tranquillità e si riveli alla fine redditizio.

Gli U2 si concentrano semplicemente su quello che fanno meglio: cantare ed esibirsi.

Lo straordinario messaggio per te è questo: se focalizzerai buona parte del tuo tempo e delle tue energie su ciò che ti riesce meglio, alla fine raccoglierai ottimi risultati. È una verità fondamentale e di enorme importanza per il tuo futuro successo.

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