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Essenzialismo Applicato: Come Ho Trasformato il Caos in Chiarezza Eliminando il 70% della Mia Vita

Gennaio 2021, domenica mattina.

Sono seduto nel mio studio circondato da sette newsletter attive, quattordici progetti “urgenti”, e Maria Giovanna che mi guarda dalla porta con quello sguardo che conosco bene.

“Marco, quando è stata l’ultima volta che hai cenato con noi senza il telefono in mano?”

Non sapevo rispondere. E quello è stato il momento in cui ho capito che stavo vivendo la vita di qualcun altro.

Avevo costruito un impero di attività che sembravano importanti, ma che mi stavano impedendo di essere presente per le cose che contavano davvero. Christian aveva 10 anni e mi chiedeva aiuto per i compiti, ma io ero sempre “di fretta per una chiamata importante”. Alessandro aveva 6 anni e voleva giocare a calcio in giardino, ma io dovevo “finire questo progetto urgente”. Gaia aveva 4 anni e mi mostrava i suoi disegni, ma io li guardavo mentre scorrevo le email.

Quella domenica ho aperto per la prima volta “Essentialism” di Greg McKeown. Non sapevo che stavo per intraprendere la più radicale pulizia della mia esistenza.

La Scoperta che Ha Cambiato Tutto

McKeown apre il libro con una domanda devastante: “Se non dai priorità alla tua vita, qualcun altro lo farà per te.”

Leggendo quella frase, ho realizzato una verità scomoda: non stavo vivendo secondo le mie priorità, ma secondo le urgenze degli altri. Ogni email diventava una priorità, ogni richiesta un impegno, ogni opportunità un dovere.

Il problema non era il tempo – erano le scelte. Avevo detto sì a tutto senza mai chiedermi cosa meritasse davvero il mio sì più entusiasta.

Quella sera, durante la mia routine, ho fatto l’esercizio più difficile e liberatorio della mia vita: ho elencato tutto quello a cui stavo dedicando energia.

Il risultato è stato scioccante.

Avevo 47 impegni ricorrenti che non contribuivano in modo significativo ai miei valori fondamentali: essere presente per la famiglia, servire la crescita delle persone, creare contenuti di valore autentico.

Il Test della Regola 10/10/10

Prima di iniziare la “Grande Eliminazione“, ho applicato quello che ora chiamo il “Test della Regola 10/10/10″ – una versione personalizzata del framework essenzialista di McKeown.

Per ogni attività mi sono chiesto:

  • Mi importerà tra 10 minuti? (Urgenza)
  • Mi importerà tra 10 mesi? (Rilevanza)
  • Mi importerà tra 10 anni? (Significato)

Solo le attività che superavano tutti e tre i filtri potevano rimanere nella mia vita.

Newsletter numero 3 (crescita personale generica)? No, no, no. Eliminata.

Progetto consulenza aziendale standard? Sì, no, no. Eliminato.

Tempo con i figli dopo cena? Sì, sì, assolutamente sì. Priorità assoluta.

Sviluppo Stoic Life Daily? No (non urgente), sì (rilevante), sì (significativo). Confermato.

La Settimana del Taglio Radicale

La prima settimana di febbraio 2021 l’ho chiamata “La Settimana del Taglio“. In sette giorni ho eliminato:

  • 4 newsletter delle 7 attive
  • 8 progetti di consulenza “in stand-by”
  • 12 chiamate settimanali ricorrenti
  • 23 gruppi Telegram/WhatsApp di “networking”
  • 3 corsi online iniziati ma mai finiti
  • 15 abbonamenti a servizi inutilizzati
  • La maggior parte degli eventi di networking “per visibilità”

Il risultato? Ho liberato 18 ore settimanali. Ma soprattutto, ho liberato la mia mente dal rumore costante di cose “che dovrei fare”.

La sera del venerdì, quando Christian mi ha chiesto di aiutarlo con un progetto di scienze, per la prima volta da mesi ho potuto dire: “Certo, ho tutto il tempo del mondo per te.

Il Paradosso dell’Essenzialismo: Meno Input, Più Output

Quello che è successo nei mesi successivi ha sfidato ogni mia credenza sulla produttività.

Eliminando il 70% delle mie attività, i risultati delle attività rimanenti sono migliorati exponenzialmente:

Stoic Life Daily è cresciuta da 127 a 2.400 iscritti in 6 mesi. Perché? Invece di scrivere contenuti mediocri per sette newsletter, ho concentrato tutta la mia energia creativa su una sola, facendola diventare eccellente.

La relazione con Maria Giovanna ha ritrovato intimità. Invece di cene affrettate con la mente altrove, abbiamo iniziato ad avere conversazioni profonde, progetti comuni, momenti di presenza autentica.

I progetti con i figli sono diventati più frequenti e significativi. Christian ha iniziato a chiedermi consigli non solo per la scuola, ma per la vita. Alessandro ha scoperto che il papà sa giocare davvero, non solo “fare finta” di giocare mentre pensa ad altro. Gaia ha iniziato a condividere con me i suoi pensieri più profondi.

Ma la trasformazione più significativa è stata interiore: ho smesso di sentirmi costantemente in ritardo con la vita.

Il Sistema FOCUS: Framework per Decisioni Essenzialiste

Durante questi mesi di applicazione pratica dell’essenzialismo, ho sviluppato quello che ora chiamo il “Sistema FOCUS” – un acronimo che utilizzo ogni giorno durante la mia routine PRESENZA:

F – Filtra le Opportunità
Prima di dire sì a qualsiasi cosa, mi fermo e mi chiedo: “È questa un’opportunità essenziale o una distrazione attraente?”

O – Osserva l’Energia
Ogni attività frena o ricarica la mia energia vitale? Le cose essenziali ti energizzano anche quando sono faticose.

C – Connetti ai Valori
Questa attività mi avvicina o mi allontana da quello che considero veramente importante nella mia vita?

U – Usa la Regola del Hell Yeah
Come dice McKeown: “Se non è un infernale sì, è un no.” Se non mi entusiasma profondamente, non merita il mio tempo.

S – Sottrai Prima di Aggiungere
Prima di aggiungere qualcosa di nuovo alla mia vita, cosa elimino? Niente entra senza che qualcos’altro esca.

L’Essenzialismo nell’Educazione dei Figli

Una delle applicazioni più potenti dell’essenzialismo è stata nell’educazione di Christian, Alessandro e Gaia.

Invece di riempire i loro pomeriggi con mille attività “per non perdere opportunità“, li abbiamo aiutati a scegliere poche cose che li appassionano davvero.

Christian ha scelto la batteria e la programmazione. Invece di essere mediocre in dieci sport, è diventato bravo in quello che ama.

Alessandro ha scelto il basket e il disegno. La sua creatività è esplosa quando ha avuto spazio e tempo per esprimerla senza fretta.

Gaia ha scelto la danza e la lettura. Vedere la sua concentrazione profonda quando fa quello che ama mi ha insegnato cosa significa essere veramente presenti.

Il paradosso? Facendo meno attività, stanno sviluppando più talenti. Avendo meno impegni, hanno più tempo per approfondire quello che li appassiona.

Quando l’Essenzialismo Diventa Stile di Vita

Dopo tre anni di pratica costante, l’essenzialismo ha smesso di essere una tecnica per diventare una filosofia di vita che permea ogni decisione.

Nei rapporti professionali: Lavoro solo con clienti che condividono i miei valori. Meno clienti, ma relazioni più profonde e risultati migliori.

Nell’ambiente domestico: Abbiamo eliminato il 60% degli oggetti in casa. Meno cose da gestire, più spazio per vivere.

Nelle relazioni sociali: Pochi amici veri invece di molte conoscenze superficiali. Le cene sono diventate più rare ma infinitamente più significative.

Nel consumo di informazioni: Tre fonti di informazione selezionate invece di scrolling infinito. Meno rumore, più segnale.

Gli Errori Essenzialisti che Ho Commesso

Non voglio idealizzare questo percorso. Ho commesso errori significativi che voglio condividere per evitare che li ripetiate:

Errore 1: L’Essenzialismo Aggressivo
Nei primi mesi ho eliminato troppo, troppo velocemente. Ho cancellato progetti che potevano essere semplicemente ridimensionati. L’essenzialismo non è eliminazione compulsiva – è scelta consapevole.

Errore 2: Il Perfezionismo Essenzialista
Mi sono ossessionato nel fare “perfettamente” le poche cose rimaste. L’essenzialismo non significa perfezione – significa presenza e intenzione.

Errore 3: L’Isolamento Sociale
Per un periodo ho eliminato anche relazioni che sembravano “non essenziali” ma che in realtà arricchivano la mia vita in modi sottili. L’essenzialismo include anche leggerezza e spontaneità.

Il Toolkit Pratico per Iniziare

Se quello che ho condiviso risuona con la vostra esperienza, ecco gli strumenti concreti che uso quotidianamente:

L’Audit Energetico Settimanale
Ogni domenica sera, durante la mia routine PRESENZA, esamino la settimana passata e mi chiedo:

  • Quali attività mi hanno dato energia?
  • Quali me l’hanno tolta?
  • Cosa posso eliminare la prossima settimana?
  • Su cosa posso concentrare più attenzione?

Il Test dell’Eliminazione
Quando sono indeciso se tenere o eliminare un’attività, la “elimino” temporaneamente per una settimana. Se non mi manca, probabilmente non era essenziale.

La Regola delle 3 Priorità
Ogni giorno, durante la fase REALIZZARE della routine PRESENZA (7:15-7:25), identifico tre priorità essenziali. Non cinque, non dieci. Tre. Se finisco quelle tre, la giornata è un successo.

Il Blocco Temporale Sacro
L’ora dopo cena (20:00-21:00) è sacra per la famiglia. Niente telefoni, niente lavoro, niente distrazioni. Solo presenza totale con Maria Giovanna e i bambini.

L’Integrazione con il Sistema PRESENZA

L’essenzialismo non è una pratica isolata – è completamente integrato con gli altri pilastri:

Durante ESSERE (6:00-6:30), l’autoindagine mi aiuta a riconoscere cosa è veramente importante oltre le identificazioni sociali.

Durante EVOLVERE (6:30-7:00), studio come i maestri stoici applicavano l’essenzialismo: Marco Aurelio scriveva che “È essenziale distinguere tra quello che è nostro e quello che non lo è.”

Durante GUIDARE (7:00-7:15), applico i principi di John Wooden: concentrarsi sui fondamentali invece che sulle tecniche elaborate.

Durante REALIZZARE (7:15-7:30), uso la dicotomia del controllo per distinguere tra azioni essenziali e dispersione di energie.

Un Invito alla Sottrazione

Se dovessi sintetizzare tutto quello che ho imparato sull’essenzialismo in una frase, sarebbe questa: La vita ricca non è quella piena di cose, ma quella piena delle cose giuste.

Non vi sto invitando a eliminare tutto. Vi sto invitando a scegliere consapevolmente cosa merita la vostra energia vitale.

Iniziate con una domanda semplice: “Se potessi fare solo tre cose nella mia vita, quali sarebbero?”

Poi osservate quanto del vostro tempo è dedicato a quelle tre cose, e quanto al resto.

La differenza tra queste due percentuali è la misura di quanto la vostra vita sia allineata o dispersa.

L’essenzialismo non è rinuncia – è investimento intelligente della risorsa più preziosa che avete: la vostra presenza consapevole.

Perché come diceva Greg McKeown: “L’essenzialista non pensa ‘Come posso fare tutto?‘, ma ‘Come posso fare solo quello che è giusto?'”

E quando iniziate a fare solo quello che è giusto, scoprite che quello che è giusto è più che sufficiente per una vita straordinaria.


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