“C’è un senso di euforia che viene dall’affrontare a testa alta la dura verità e dire: Noi non ci arrenderemo mai, non ci faranno capitolare. Potrebbe volerci molto tempo, ma troveremo un modo per prevalere.”
Jim Collins
Jim Collins, nel suo straordinario libro “O meglio o niente. Come si vince la mediocrità e si raggiunge l’eccellenza”, afferma che per individuare e rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di fare progressi, dobbiamo essere disposti a porci delle “domande scomode” su noi stessi e sulla nostra attività.
Quali domande scomode dovresti porti prima di buttarti a capofitto nella realizzazione dei tuoi obiettivi?
Ogni volta che avvio una sessione di coaching con un imprenditore o un professionista, inizio sempre con queste 4 domande, che ora giro direttamente a te:
- “Qual è la tua posizione attuale?”
Scrivi tutti i dati e le informazioni per delineare un quadro preciso del punto di partenza. In pratica delinea la tua situazione attuale in tutte le arre della tua vita, come: lavoro, reddito, relazioni, famiglia, salute e tempo libero. - “Dove vorresti trovarti, idealmente, in futuro?”
Qui, puoi praticare la visualizzazione e l’orientamento al futuro. Immagina di poter trasformare la propria vita a piacimento negli anni a venire e plasma una visione perfetta di come apparirebbe se avessi successo in tutte le aree della tua vita. - “Come sei arrivato alla condizione attuale?”
Cosa hai fatto nel modo giusto? Cosa faresti diversamente? Quali sono stati i tuoi maggiori successo e perché li hai conseguiti? Dove hai fallito e per quale motivo? Come scrisse George Santajana: “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”. - “Cosa puoi fare, ora, per spostarti dalla posizione attuale alla meta finale?”
In base alla tua esperienza, quale attività dovresti svolgere di più o di meno? Cosa dovresti iniziare a fare che attualmente non stai facendo? Cosa dovresti smettere di fare?
Metti in pratica
Trova un momento della tua giornata in cui puoi restare almeno 30 minuti in totale tranquillità, prendi carta e penna e rispondi a queste quattro domande.
La buona notizia è se avrai risposto in modo accurato alle prime tre domande, sarà molto più facile elaborare un vero e proprio piano strategico che non se cercassi di pianificare senza sapere dove ti trovi o come hai fatto per arrivarci.
Un vecchio detto recita: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”.