A chi non sa a quale porto dirigersi nessun vento è propizio.
Seneca
Il più controverso filosofo stoico, Lucio Anneo Seneca, noto soprattutto come Seneca il Giovane o semplicemente Seneca, nacque pochi anni prima di Gesù a Cordoba, in Spagna, e ricevette la sua istruzione a Roma. È famoso per essere stato uno degli scrittori più raffinati dell’antichità: sono infatti giunti fino a noi molti dei suoi saggi e lettere personali, che costituiscono una fonte essenziale per la filosofia stoica.
I suoi scritti assumono una grande rilevanza anche per noi al giorno d’oggi visto il loro accento sull’aspetto pratico dello Stoicismo: da come intraprendere un viaggio a come affrontare le avversità e le emozioni che queste suscitano in noi, quali dolore o rabbia; da come comportarsi di fronte al suicidio (a cui lui stesso fu spinto) a come far fronte sia alla ricchezza (che conosceva fin troppo bene) che alla miseria.
Seneca visse una vita straordinaria, che fa sorgere molte domande se studiata da vicino. Oltre che per le lettere – che vengono lette ancora oggi, a quasi due millenni dalla sua morte –, sono molte altre le ragioni per cui Seneca è presente nei libri di storia. Fu un drammaturgo di successo. Diventò immensamente ricco grazie a delle propizie imprese finanziarie.
Per aver commesso adulterio con la nipote dell’imperatore, venne esiliato in Corsica, che lui chiamava “petraia arida e coperta di rovi“. Dopo otto anni di esilio, la nuova moglie dell’imperatore lo richiamò a corte perché facesse da tutore a suo figlio Nerone.
Quando l’impero fu nelle mani di quest’ultimo, Seneca venne promosso a suo consigliere, e diventò una delle persone più ricche dell’epoca. Secondo l’autore Nassim Nicholas Taleb, che ha dedicato un intero capitolo del suo libro Antifragile a Seneca,
la sua fortuna ammontava a trecento milioni di denarii (per capire a quanto corrispondevano, tenete presente che circa nello stesso periodo Giuda ricevette trenta denarii, l’equivalente di un mese di salario, per tradire Gesù).
Il fatto di possedere una ricchezza enorme pur promuovendo l’indifferenza verso i beni materiali gli ha spesso attirato l’accusa di essere un ipocrita. Altra fonte di polemiche è l’essere stato tutore e consigliere di Nerone, imperatore estremamente egoista e crudele, responsabile di un numero esorbitante di esecuzioni, fra cui addirittura quella di sua madre.
Nel 65 d.C., infine, Nerone spinse lo stesso Seneca a suicidarsi, in quanto sospettato di essere coinvolto in una congiura ai suoi danni. Ipocrita o meno, Seneca visse una vita tumultuosa, piena di ricchezze e potere, ma anche di filosofia e di ricerca interiore (era ben consapevole di essere imperfetto).
Nota biografica
4 a.c. – 1 d.c. Nascita di Seneca a Cordova
Dalla nascita al 17. Portato a Roma ancora giovanissimo, frequenta prima la scuola di un grammatico e poi quella dei filosofi: Sozione, Attalo, Papirio Fabiano.
17-31. In questi anni la sorella della madre di Seneca si reca in Egitto con il marito Caio Galerio, che aveva ricevuto la nomina di prefetto d’Egitto. Seneca in questi anni, per ragioni di salute, raggiunge la zia in Egitto, se non per tutto quanto il periodo, almeno per non meno di 5 anni.
31. Seneca torna a Roma dall’Egitto, e inizia una brillante vita di oratore e di uomo politico.
37. Sale al trono Caligola.
39. Seneca rischia una condanna a morte da parte di Caligola, per il successo avuto in Senato da una sua perorazione di una causa.
41. Caligola muore vittima di una congiura, e gli succede Claudio. Probabile composizione dell’opera L’ira. Seneca è accusato di adulterio con Giulia Livilla e viene condannato all’esilio in Corsica.
41-49. Anni infelici dell’esilio in Corsica.
42-43. Probabile composizione delle opere Consolazione a Polibio e Consalazione alla madre Elvia.
48. Morte di Messalina.
49. Agrippina sposa lo zio Claudio imperatore, e richiama Seneca dall’esilio, affidandogli il ruolo di precettore del figlio Domizio, il futuro Nerone.
54. L’imperatore Claudio muore, forse avvelenato da Agrippina; gli succede Nerone, e Seneca assieme a Afranio Burro (prefetto del pretorio) diviene consigliere dell’imperatore.
55. Nerone fa uccidere Britannico, figlio di Claudio e suo fratello adottivo, e minaccia la morte alla madre Agrippina.
55-56. Composizione delle opere La Clemenza e l’Apokolokyntosis.
58. Suillio presenta denuncia contro Seneca, e Seneca risponde con una controdenuncia. Composizione dell’opera La vita felice. Nel frattempo Nerone si innamora di Poppea.
59. Nerone fa uccidere la madre Agrippina, coinvolgendo anche Seneca e Burro.
62. Morte di Burro.Ritiro di Seneca dalla vita politica. Nerone fa uccidere la moglie Ottavia per sposare Poppea.
62-65. Vita privata di Seneca e composizione delle opere La provvidenza, Questioni naturali e Lettere a Lucillo.
64. Nerone tenta di far uccidere Seneca con il veleno.
65. In seguito alla congiura contro Nerone organizzata da Pisone, Seneca viene coinvolto in modo proditorio e Nerone lo condanna al suicidio.
Bibliografia:
– Seneca. Tutte le opere.
– Il piccolo libro dello Stoicismo. Saggezza senza tempo per acquisire calma e fiducia di Jonas Salzgeber
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In questo spazio troverai pillole, idee, concetti e pratiche inerenti i miei studi sulla Filosofia Greco-Romana, la Spiritualità e l’Esoterismo. In questa sorta di blog non esiste un piano editoriale o un filo conduttore che lega ciò che scrivo. Tutto scorre. Buona lettura.
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