Che cos’è l’autorealizzazione?
Possiamo definirla come la sensazione di diventare tutto ciò che si potrebbe essere.
La si sperimenta quando si sente di star realizzando al meglio le proprie effettive potenzialità.
Abraham Maslow è di fatto conosciuto soprattutto per la Gerarchia dei Bisogni.
Secondo la sua teoria, gli esseri umani avrebbero sia dei “bisogni di carenza” che delle “esigenze di crescita“, e si dedicherebbero alternativamente a colmare i primi o a soddisfare le seconde. Maslow sosteneva, infatti che
“un individuo può iniziare a evolversi e realizzare al massimo il proprio potenziale soltanto se prima è riuscito a soddisfare tutti i bisogni da carenza.”
Bisogni da carenza
Il primo bisogno è quello di incolumità e sopravvivenza.
Per soddisfare la necessità di preservare la propria esistenza e il proprio benessere, bisogna disporre di un riparo e di quantità adeguate di cibo, acqua e indumenti. Se, per qualsiasi motivo, l’incolumità o la sopravvivenza sono a rischio, tutte le energie vengono convogliate nel tentativo di colmare questa carenza.
Si vive un fortissimo stress e ci si sente profondamente felici finché non si sarà nuovamente al sicuro. Immagina, per esempio, come ti sentiresti in una situazione in cui venisse messa a repentaglio la tua stessa sopravvivenza.
Il secondo bisogno da carenza identificato da Maslow è quello di sicurezza.
Questa necessità comprende vari tipi di sicurezza, come quella economica, emotiva e fisica.
Devi disporre di abbastanza denaro per provvedere a te stesso, di abbastanza stabilità nei rapporti professionali e interpersonali e di abbastanza sicurezza fisica per assicurarti di non correre alcun pericolo.
Se i bisogni di sicurezza e stabilità vengono minacciati, la mente finisce per esserne totalmente dominata. Immagina, per esempio, come ti sentiresti se perdessi improvvisamente il lavoro.
Il terzo bisogno da carenza è quello di appartenenza.
Ogni persona sente la necessità di instaurare rapporti sociali, tanto nella vita privata quanto in quella professionale, sentirsi riconosciuta e accettata dalle persone del proprio ambiente, intrattenere relazioni armoniose e sentirsi parte di una squadra o di un gruppo.
Bisogni di stima
Una volta appagato a sufficienza ognuno dei bisogni primari (incolumità, sicurezza, appartenenza), si passa a soddisfare i bisogni superiori correlati alla stima e al rispetto di sé: le cosiddette esigenze di crescita.
L’autostima è l’essenza della personalità e determina in larga misura il modo in cui reagisci agli eventi. Nella vita, ogni azione che si compie, in pratica, ha lo scopo di rafforzare la propria autostima o di evitare che venga lesa dagli altri.
Il grado di apprezzamento e stima che si prova nei confronti di se stessi è l’aspetto che più di tutti influisce sulla felicità. Se ti senti stimato e accettato dagli altri, svolgi bene il tuo lavoro e ti viene riconosciuto, vivi nel rispetto dei tuoi valori più elevati e avanzi sempre di più verso i tuoi obiettivi e ideali, allora ti sentirai istintivamente felice e soddisfatto. Ti sentirai meritevole e padrone del tuo destino.
Il massimo bisogno umano
L’esigenza umana più elevata identificata da Maslow è quella dell’autorealizzazione.
Maslow sosteneva che meno del 2 per cento della popolazione raggiunge questo alto grado di realizzazione personale.
La maggior parte delle persone, infatti, è talmente impegnata a colmare i bisogni da carenza a ad aumentare o preservare l’autostima e le necessità dell’ego da preoccuparsi ben poco dell’autorealizzazione.
Tuttavia, è solamente riconoscendo di avere un immenso potenziale personale e sforzandosi di fare, essere e ottenere di più in qualche ambito che si sperimenta l’autorealizzazione e la vera felicità.
Le persona più felici sono quelle che sentono di star facendo qualcosa di utile e importante della propria vita. Sono quelle che hanno la sensazione di espandersi e di superare i propri limiti. Chi è dedito all’autorealizzazione può scrivere libri o creare opere d’arte; può scalare montagne o partecipare a competizioni sportive; può fondare un’impresa o raggiungere l’eccellenza nel proprio settore professionale.
Il bello dei bisogni di autorealizzazione è che non possono mai venire interamente soddisfatti. Se si passa tutta la vita sforzandosi di fare, essere e ottenere sempre di più, si godrà di un’ondata costante di appagamento e felicità. Si proverà la sensazione di diventare ogni giorno di più la persona che si era destinati a essere.