Behavior Design

La guida definitiva per modificare
i tuoi comportamenti e sviluppare abitudini di successo.

Solo 3 cose sono in grado di trasformarci:

  • un’epifania
  • un ambiente diverso
  • piccoli miglioramenti quotidiani

Se scartiamo l’improbabile epifania, con il programma giusto, ognuno di noi può sfruttare a fondo il potere dell’ambiente e dei piccoli miglioramenti diventando la migliore versione di se stesso.

Cos'è il Behavior Design

Il Behavior Design è il sistema ideato e sperimentato dallo scienziato comportamentale americano BJ Fogg.
Il sistema permette di comprendere il comportamento umano per riuscire a progettare metodi in grado di migliorare la nostra vita.

Il Behavior Design ci permette di analizzare il nostro comportamento e di comprenderne i funzionamenti dandoci enormi spunti di trasformazione.

La lente del Behavior Design

Guardare il mondo attraverso la lente del Behavior Design – cioè vedendo il comportamento come un puzzle da risolvere – apre la porta a occasioni di trasformazione enormi, ben oltre i confini della nostra casa o del nostro lavoro.
 
Il mondo in cui viviamo è affetto da una miriade di problemi grandi e piccoli. Acquisiti i principi di Behavior Design e i metodi per sviluppare nuove abitudini positive, hai a disposizione tutti gli strumenti necessari per superare qualsiasi ostacolo.
 
Con l’approccio giusto tutto diventa possibile, che si tratti di appianare un conflitto personale, di aiutare vostro figlio a realizzare appieno il suo potenziale, o di ridurre lo stress sul lavoro.
 
Ogni volta che progettiamo l’adozione di una nuova abitudine, che celebriamo un piccolo successo, che realizziamo un cambiamento, determiniamo effetti a catena che vanno oltre la nostra vita personale.
 
Il nostro comportamento non cambia soltanto noi: plasma le nostre famiglie, le nostre comunità, la nostra società. Ogni azione ha il suo peso. Non si tratta di soltanto di perdere cinque chili o di spegnere il cellulare a cena: l’obiettivo è diventare la persona che vogliamo essere, e creare il tipo di famiglia, di squadra, di comunità, di mondo in cui vogliamo vivere.
 
In questa sezione trovi articoli, metodi e strategie per applicare i principi del Behavior Design ai tuoi comportamenti e le migliori metodologie più efficaci per sviluppare abitudini di successo.

Gli elementi del comportamento

Esiste una formula, teorizzata e sperimentata da BJ Fogg in grado di spiegare i comportamenti umani. È la formula

C = M A T

C sta per Comportamento, M per Motivazione,  A per Abilità e T per Trigger.
Secondo questa formula il comportamento umano deriva dall’interazione, in un dato momento, di motivazione, abilità e trigger.

Un comportamento accade necessariamente al verificarsi simultaneo di tre elementi: Motivazione, Abilità e Trigger.

Adattata da: Il metodo Tiny Habits: La rivoluzione a piccoli passi - BUR Rizzoli

Motivazione: è il desiderio di compiere una determinata azione
Abilità: è la capacità di compiere una determinata azione.
Trigger: è lo stimolo che spinge ad agire.

Nei suoi studi BJ Fogg ha scoperto che l’azione si verifica al convergere simultaneo di motivazione, abilità e trigger.
Se dovesse mancare anche solo uno di questi elementi, l’azione non si verifica.

Il modello comportamentale Fogg

BJ Fogg, scienziato comportamentale a Stanford e ideatore del Behavior Design, ha messo a punto un modello che spiega il funzionamento del comportamento. Questo modello può essere usato per modificare e creare qualsiasi tipo di comportamento desiderato.

Adattata da: Il metodo Tiny Habits: La rivoluzione a piccoli passi - BUR Rizzoli

L’asse verticale mostra il livello di motivazione, da alto a basso.
L’asse orizzontale rappresenta l’abilità a compiere l’azione. Anche questa può variare da alta (facile da eseguire) a bassa (difficile da eseguire).

Immaginate di voler chiedere una donazione a un ente di beneficenza o volontariato.
Se l’interlocutore è fortemente motivato e l’azione di devolvere la donazione è facile da eseguire, il comportamento si colloca nel quadrante superiore destro del modello. Al verificarsi del trigger, o stimolo, l’interlocutore compie l’azione.

Per contro, se l’interlocutore è poco motivato e l’azione è difficile da eseguire, il comportamento si troverà nel quadrante inferiore. In quel caso, anche in presenza di uno stimolo, l’azione non si verifica.

La linea dell’azione mostra il rapporto tra motivazione e abilità.
Per verificarsi il comportamento, nel nostro esempio la donazione all’ente di beneficenza, deve trovarsi sopra questa linea curva.
Se si colloca sotto la linea dell’azione, anche ricevuto il trigger, lo stimolo a fare la donazione, il comportamento non si verifica.

Per indurre un comportamento bisogna portarlo sopra la linea dell’azione, incrementando la motivazione, semplificando l’esecuzione o entrambe le cose.

Questo modello è applicabile a qualsiasi comportamento umano.
Per riassumere: l’azione avviene al convergere simultaneo di motivazione, abilità e innesco. In mancanza di uno qualsiasi di questi elementi, l’azione non si verifica.

Il Behavior Design nella pratica

Puoi utilizzare il Behavior Design a tuo vantaggio per cambiare un comportamento che non ti piace o creare un comportamento nuovo.
Per radicare il tuo comportamento dovrai poi trasformarlo in abitudine con il Metodo Tiny Habits.

La modalità di attuazione del Behavior Design a un determinato comportamento (crearne uno nuovo e modificarne uno esistente) si articola in 3 fasi: selezione, pianificazione e implementazione

Ciascuna fase è composta da determinati step da eseguire per raggiungere il risultato desiderato.
Ecco lo schema:

Fase 1 - Selezione

Step 1 – Chiarire l’aspirazione
Il primo passo è la definizione precisa delle tue aspirazioni o gli esiti a cui punti.
Che cosa vuoi? Qual è il tuo sogno? Quale risultato vuoi ottenere?

Step 2 – Esplorare le opzioni comportamentali
Scegli una delle tue aspirazioni e trova la maggior quantità possibile di comportamenti utili a realizzarla.

Step 3 – Abbinare comportamenti specifici
Individua i “comportamenti d’oro”. Per essere considerati “d’oro” i comportamenti devono avere su di te un forte impatto, devono motivarti e devi essere in grado di compierli.
Fase 2 - Pianificazione

Step 4 – Inizia in piccolo
Che il cambiamento sia enorme o minuscolo l’importante è cominciare in piccolo, riducendo il più possibile il comportamento a un azione semplice e poco impegnativa. Usa il Metodo Tiny Habits.

Step 5 – Trovare un trigger efficace
Aiutati a fare ciò che vuoi, trova inneschi interni, esterni o ambientali che ti aiutino ad adottare il comportamento giusto.

Fase 3 - Implementazione

Step 6 – Celebrare ogni successo
La celebrazione è il modo migliore per creare un’emozione positiva che radica le nuove abitudini e i nuovi comportamenti.

Step 7 – Rettifica, ripeti, espandi
Esplora i tuoi limiti, sperimenta facendo passi in avanti, scopri fino a che punto puoi spingerti e procedi con costanza.

Il Metodo Tiny Habits

Il metodo Tiny Habits, ideato da BJ Fogg, è una strategia efficace per radicare un comportamento o migliorarlo e tenerlo vivo anche in situazioni avverse. Il Metodo si basa sulla scelta del comportamento che si desidera acquisire, sulla sua scomposizione e sull’individuazione di una microabitudine da poter inserire, nel modo più naturale possibile, nella propria routine quotidiana.

Per modificare i nostri comportamenti dobbiamo, infatti, partire da piccolissime abitudini, quelle che BJ Fogg chiama le “Tiny Habits“, cioè le microabitudini.

Il Metodo Tiny Habits nasce dalla scoperta che per arrivare a cambiare un comportamento negativo o ad acquisirne uno nuovo bisogna partire dalla creazione di un’abitudine positiva.

Il punto di partenza per riuscirci è la scomposizione del comportamento desiderato in microabitudini che possiamo facilmente inserire nella nostra quotidianità. Il modo migliore per determinare un cambiamento a lungo termine è iniziare dalle piccole cose.

Il Metodo Tiny Habits si basa su 3 momenti fondamentali:

1. Momento Ancora

È un momento al quale agganciare la microabitudine, quello che ti ricorda di praticarla. Può trattarsi di una routine abituale (come lavarsi i denti) o di un evento sporadico (come lo squillo del telefono).

2. Nuova Microabitudine
Una versione semplificata dell’abitudine che vuoi acquisire, per esempio eseguire due flessioni. Metti in atto la microabitudine subito dopo il momento ancora.
3. Celebrazione Instantanea
Adotta un comportamento che serva a suscitarti un’emozione positiva, per esempio di’ a te stesso: “Ottimo lavoro!”. La celebrazione segue immediatamente l’esecuzione della nuova microabitudine.

Tiny Habits: la via più semplice e rapida alla trasformazione di sé”
BJ Fogg

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Le abitudini si formano e agiscono a livello inconscio e rappresentano il 95% dei nostri comportamenti. Le cose che dici, le cose che fai, le reazioni che hai, sono tutte conseguenze dalle tue abitudini. Non nasciamo con le abitudini. Le abitudini non sono innate, ma le abbiamo apprese nel tempo. Soprattutto durante l’infanzia come risposte […]

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